Pronti a partire? Nuovo corso della scuola Cospe
Aperte le iscrizioni. Lezioni da gennaio a maggio per imparare a progettare e lavorare all'estero in progetti di cooperazione allo sviluppo
di Redazione

La cooperazione internazionale non si improvvisa. Anche per questo il Cospe (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) organizza un corso per chi vuole diventare cooperante. È possibile iscriversi (fino al 15 dicembre) al nuovo corso della scuola Cospe “Diploma di Responsabile ed europrogettista di Cooperazione internazionale”. Occasione per imparare a progettare e lavorare all’estero in progetti di cooperazione allo sviluppo.
Il corso (dal 15 gennaio al 14 maggio 2016) ha l’obiettivo di formare una figura che riunisca le competenze dell’europrogettazione, dell’eurovalutatore e del pratico di budget. Competenze che consentono una gestione efficiente dell’intero ciclo di un progetto.
Quella che viene fatta dal Cospe è una proposta formativa professionalizzante, con orientamento ai profili professionali del project management e sviluppo di competenze tecniche specialistiche per la progettazione e la compilazione dei formulari dei bandi di cooperazione internazionale. I moduli formativi, proprio per questo motivo, sono stati concepiti come veri e propri laboratori in cui poter sperimentare nell’uso di strumenti di project management, a partire da casi di studio reali.
Il corso è articolato in 8 moduli di base e 3 moduli di approfondimento geografico, circa 200 ore di studio e laboratorio, 300 ore di tirocinio da svolgere in Italia e all’estero.
Le lezioni, che potranno essere seguite anche online, si terranno presso la sede Cospe di Firenze, in via Slataper 10.
Per tutte le informazioni si può scrivere a formazione[at]cospe.org o chiamare al numero 055.473556.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.