Lavoro
Quali competenze per i consulenti del Terzo Settore?
Con la presentazione delle Linee guida del buon consulente e la sperimentazione in Italia, Spagna e Bulgaria di un meotodo per riconoscere le competenze specialistiche per il Terzo settore, si è concluso il progetto europeo NPC Skills–Non Profit Consultants’ Skills

Le Linee guida del “buon consulente”, una ricerca europea, un metodo per attestare le competenze dei professionisti, un modello pilota di formazione: sono i risultati del progetto europeo NPC Skills–Non Profit Consultants’ Skills, co-finanziato dall’Unione europea, illustrati e discussi di recente a Roma, alla sede dei Csv Lazio, nel corso dell’evento conclusivo dal titolo Fare la differenza: il consulente a servizio del Terzo settore.
La giornata, organizzata dall’organizzazione capofila di progetto, EUconsult Italia, ha visto la partecipazione di referenti dei partner europei SMe System (Italia), STP Europa (Spagna), Universe 8 (Bulgaria) e EUConsult (Paesi Bassi) oltre a una serie di esperti e ospiti che a vario titolo hanno partecipato in veste di stakeholders.
«Consulenti, formatori, operatori e professionisti sono intervenuti alla giornata di lavori per tirare le somme non solo sugli strumenti e i risultati di un anno e mezzo di attività progettuale, di cui come associazione di consulenti siamo davvero orgogliosi, ma anche sulle concrete possibilità di attuazione nel lavoro quotidiano di ogni professionista che lavora nel variegato mondo del Terzo Settore, in contesti differenti e in continuo divenire», spiega Annalisa Lalumera, neoeletta presidente di EUconsult Italia.
Le Linee Guida
Le Linee Guida illustrate a Roma da Daniela Fiori, a breve tradotte in varie lingue, saranno presentate anche presso le istituzioni sia in Italia che in Europa, in collaborazione con le varie realtà partner, associative e istituzionali.
Come riconoscere il consulente più adatto e capace per la mia organizzazione? Quali sono le sue competenze necessarie per affrontare una fase di crisi o di sviluppo di un ets, guidati da un intervento esterno e professionale? E ancora: da professionista, come posso restare al passo con le skills necessarie per svolgere al meglio il mio lavoro nel settore delle non profit e del volontariato?
Molti i quesiti, originati da cambiamenti in atto sia nella professione dei consulenti, che devono saper rispondere a richieste sempre più mirate, sia nel panorama degli enti: in Italia e in Europa si è assistito negli ultimi decenni a una maggiore managerializzazione interna di associazioni, fondazioni, cooperative, imprese sociali ma anche a una diversificazione degli enti stessi, con strutture meno verticistiche e più partecipative. La consulenza, necessariamente, deve tener conto dei cambiamenti intercorsi, soprattutto dopo la pandemia Covid.
La ricerca europea
Il primo passo è stato realizzare una ricerca europea che portasse alla definizione di un profilo condiviso di competenze (skills) per i consulenti del non profit, diverse da quelle richieste all’interno di aziende del settore profit, ad esempio. Al professionista si chiedono quindi flessibilità e adattabilità, come è emerso dalla survey, nonché un generale miglioramento delle proprie competenze trasversali. Date per scontate le hard skills, è sulle soft e transversal skills che occorre lavorare, in quanto competenze indispensabili nel mondo della consulenza al Terzo settore – proprio per la tipicità dei contesti e delle organizzazioni – è indubbio che per la prima volta siano stati proprio i professionisti al centro di un progetto Erasmus VET nel campo della formazione professionale (Vocational Educational Training).
Qualità e formazione
«Dopo aver identificato una serie di indicatori su base nazionale ed europea, è stato creato un ‘label europeo’ che permetta una diretta riconoscibilità delle competenze specialistiche per il Terzo settore» ha detto Silvia Prati, ceo di SMe System. Al di là delle competenze verticali, un professionista a servizio del non profit deve infatti avere una buona conoscenza del contesto nella sua globalità: è stato così ideato – e realizzato in via sperimentale nei mesi scorsi in Italia, Spagna e Bulgaria – un modello di corso di formazione pilota sulle competenze integrate e trasversali dei consulenti.

La tavola rotonda
Alla presentazione dei risultati è seguita una tavola rotonda, moderata da Francesca Mineo, per discutere, insieme a rappresentanti di ets quali strumenti – a partire da quelli realizzati con il percorso di NPCSkills – sono i più urgenti e necessari per affiancare correttamente un’organizzazione non profit. Danijela Babic, di Aif Lazio, ha evidenziato come da tempo l’Associazione formatori si trovi allineata con gli esiti del progetto soprattutto in relazione alle competenze trasversali che ogni professionista deve imparare a coltivare e crescere. La necessità di formazione continua per chi lavora come consulente, anche in ambito giuridico, è stata sollevata da Maddalena Arlenghi, presidente della commissione Diritto bancario e Terzo settore dell’Ordine degli avvocati di Milano. Il tema della rappresentatività delle professioni a livello nazionale e europeo è al centro degli interessi di Confprofessioni, rappresentato da Francesco Monticelli, mentre Massimo de Meo di Confassociazioni e Enzo Morricone di Csv Lazio hanno valorizzato il ruolo delle rispettive reti quali riferimento e supporto anche consulenziale delle associate. Infine Michela Gaffo di Assif ha riconosciuto come la professione del fundraiser, tra le più richieste e diffuse nel settore, non possa esimersi da competenze specifiche rafforzate da quelle trasversali, che consentono di interpretare al meglio le esigenze delle organizzazioni aiutandole a raggiungere i loro obiettivi. Tutti i contenuti di progetto si possono trovare su www.nonprofitskills.eu.
Numerosi stakeholder hanno partecipato al progetto in tutti i paesi partner. In Italia, hanno contribuito Aif – Associazione Italiana Formatori, Assif – Associazione Italiana Fundraiser, Confassociazioni, Csv Salerno, Elena Zanella, Agenzia Integrata per il Sociale, Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, Festival del Fundraising, Fundraisers per Passione, Ordine Avvocati Milano, Scuola di Fundraising di Roma, Terzo Filo.
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