I figli costano. Ma in Italia costano più che altrove, tanto da diventare spesso un lusso. Lo documenta il Centro Internazionale Studi Famiglia (Cisf), che ha curato una ricerca dal titolo “Il costo dei figli. Quale welfare per le famiglie?”, presentata questa mattina a Milano. Le conclusioni? «Le politiche messe in campo dall’Italia non solo non riconoscono i costi sostenuti dalla famiglia, ma penalizzano la famiglia che ha figli, e penalizzano chi ne ha di più».
L’indagine del Cisf si è basata su 4 mila interviste e su un campione statisticamente rappresentativo delle famiglie italiane. Mantenere un figlio costa, dati Cisf alla mano, 317 euro al mese, cioè 3.800 euro all’anno. Vale a dire il 35,3% della spesa familiare totale. E questo considerando la fascia meno pretenziosa, 0/5 anni, e mettendo nel paniere i soli beni indispensabili. Allargando la prospettiva a tutta la gamma delle età dei figli, dall’infanzia fino alla giovinezza, deriva – secondo il Cisf – che «in media il costo di accrescimento di un figlio (che comprende anche il costo di mantenimento) è di 798 euro al mese». Cioè 9.576 euro l’anno.
Ovvio poi che al crescere della disponibilità ecnomica cresce anche la spesa media: “le famiglie benestanti spendono per i figli circa l’83% in più delle famiglie povere. Ma stando anche sulla “cifra minima”, secondo il Cisf non tutte le famiglie ce la fanno a mantenere uno standard di vita adeguato, in presenza di figli. “Quando nella famiglia sono presenti almeno tre figli l’incidenza di povertà assoluta è doppia (8,0%) rispetto a quella calcolata per il complesso delle famiglie italiane (4,1%) e tripla rispetto a quella stimata per le coppie con un solo figlio (2,6%). La popolazione italiana sopravvive decentemente proprio perché rinuncia ad avere figli”.
Tant’è – ed è un dato allarmante per il Cisf – ben il 53,4% delle famiglie in Italia (24 milioni circa) non ha figli. Le famiglie con almeno un figlio sono una minoranza: il 21,9% delle famiglie ne hanno un figlio, il 19,5% ne ha due, il 4,4% ne ha tre, mentre le famiglie con quattro figli o più rappresentano lo 0,7%.
La domanda è spontanea: possibile che con numeri così bassi, per la famiglia non si possa fare di più? Secondo il Cisf infatti “la spesa sociale a favore della famiglia e bambini in Italia è solo all’1,1 per cento del Pil (dati 2005), rispetto al 2,5 per cento della Francia e il 3,2 per cento della Germania. Poiché un punto di Pil italiano vale 15,7 miliardi di euro (2008), colmare il divario rispetto alla Francia comporta una riallocazione di spesa pari a 22 miliardi di euro, che rappresenta una cifra impegnativa ma ‘possibile’, con un elevato rendimento sociale”.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.