Volontariato

“Quei contadini, una prova vivente”

L’etologo Giorgio Celli porterà in Italia gli scontenti del transgenico.

di Giampaolo Cerri

Giorgio Celli, etologo ed europarlamentare verde, vuol portare in Italia i contadini di cui parla il rapporto di Soil Association.
Vita: Professore, che vuol fare?
Celli: Una serie di conferenze e raccontare la loro esperienza. Ne ho già parlato al ministro Alemanno, che si è detto d?accordo.
Vita: Servirà?
Celli: A capire che la nostra agricoltura non ha bisogno del transgenico, perché questo modo di coltivare è nemico della qualità, oltre che alternativo al biologico, fatto che pone dei problemi di democrazia reale.
Vita: Berlusconi ha detto che aprirà agli ogm…
Celli: Scandaloso: significa sacrificare gli interessi dell?agricoltura a quelli del biotech.
Vita: L?Europa manterrà la moratoria?
Celli: Sono pessimista, anche se mi batterò perché accada. Sono d?accordo per il settore sanitario ma contrario per quello agricolo. Gli ogm spiazzerebbero la nostra agricoltura e poi perché la loro non nocività non è dimostrata.
Vita: Ma è l?argomento usato da chi li sostiene…
Celli: Sì ed è pazzesco, perché non è stata fatta nessuna indagine epidemiologica seria. Si sono fatti test di laboratorio e nel breve periodo. Quando si afferma che gli americani mangiano ogm da una decina di anni senza nessun esito negativo, si dice una stupidaggine.
Vita: Un altro argomento del fronte pro ogm è la loro utilità nei problemi di fame nel Sud…
Celli: Propaganda. Quello che interessa ai miei colleghi biotecnologi, che ?berciano? sulla libertà di ricerca, è una sola cosa: brevettare, brevettare, brevettare. Per i ricchi mercati occidentali. Controlli gli elenchi delle ricerche negli atenei: pochissime su piante del Sud del mondo. Paesi che non sono in grado di pagare royalties e ciò non li rende interessanti agli occhi delle multinazionali. Quindi niente ricerca.

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