Non profit

Quei giovani nel nido dei clan

Napoli in città: nei rioni le associazioni tornano protagoniste

di Redazione

Dentro una situazione complessiva disastrosa emergono piccoli segnali di speranza. Anche a Napoli, infatti, come già in Sicilia sui terreni di Totò Riina, non è tutto fermo sul fronte dei beni confiscati alla criminalità. Qualcosa si è mosso proprio a Forcella, nel quartiere del clan Giuliano. Qui, la casa del boss don Luigino è stata prima confiscata, poi ristrutturata e infine effettivamente assegnata a un gruppo di associazioni del territorio che vi hanno allestito centri di orientamento e sedi di aggregazione. L?appartamento in questione, ristrutturato dalla Regione Campania con circa 100mila euro, era per certi versi un simbolo del potere criminale a Forcella. Qui i Giuliano avevano allestito un piccolo e sfarzoso nido: al centro di una stanza c?era una enorme vasca da bagno a forma di conchiglia. Qui i fratelli Giuliano si fecero fotografare con il calciatore Diego Armando Maradona, nel 1987, subito dopo la vittoria dello scudetto. Adesso, in quella stanza, si riuniscono i giovani del quartiere per organizzare iniziative di carattere sociale.

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