Quei segni concreti del nostro attivismo

di Fulco Pratesi

segue dalla prima
L’obiettivo perseguito dai primi fondatori (mantenuto nei più di 40 anni di attività) è stato invece quello di essere in tanti, con una larga base di attivisti e di donatori, per raggiungere obiettivi reali e visibili, come appunto la rete delle nostre Oasi, un patrimonio non costituito solo da boschi e paludi, fiumi e coste, ma anche da splendidi edifici, torri costiere e masserie, cascine lombarde e trulli, casali e ville storiche il cui mantenimento ha costi spesso molto alti. E grazie anche alle Oasi che il WWF oggi, con la sua forte base sociale, è divenuto la più grande e rappresentativa associazione ambientalista operante in Italia e la seconda struttura, dopo il Corpo forestale dello Stato, a possedere e a gestire un tal numero di aree protette, che vanno dall’Oasi di Valtrigona, nel Lagorai trentino, a quella di Torre Salsa sul litorale agrigentino. Una costellazione di gemme di grande importanza per la tutela della biodiversità ma anche di grande impegno economico e gestionale al quale tutti i soci sono chiamati a contribuire con gioia e generosità. Generosità che, in una regione simbolo nella tutela della natura come l’Abruzzo, colpito dal terremoto, per il WWF ha significato la messa a disposizione totale delle sue strutture. Augurandoci che la lezione in questo Paese senza memoria stavolta sia servita, e che la nuova edilizia mantenga non solo parametri di sostenibilità ambientale ma anche di antisismicità.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.