Come le staminali embrionali sono in grado di trasformarsi – differenziarsi dicono gli esperti – in tutti i tipi di cellule adulte. Ma si ricavano dagli ovociti e, dunque, per ottenerle non c?è bisogno di ricorrere all?embrione. A metterle a punto un team di studiosi dell?università di Milano guidato da Fulvio Gandolfi. La tecnica usata, chiamata partenogenesi, consiste nello stimolare chimicamente gli ovociti per farli dividere, come se fossero stati fertilizzati naturalmente. «Si tratta di una forma di riproduzione senza fecondazione », spiega Gandolfi, «che in natura avviene solo in alcune specie, come le api e le formiche ». La partenogenesi ha luogo in uno dei laboratori dell?università di Milano, «dove le cellule ottenute sono in cultura da due anni», spiega lo studioso. «Si tratta di capire quanto siano ?plastiche? e quanto siano stabili geneticamente e assimilabili alle staminali embrionali». Insomma, se potranno prendere il posto delle staminali embrionali è ancora da vedere. «Per il momento », assicura Gandolfi, «i risultati sono buoni».
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