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Quell’errore “madornale” del cardinal Bertone

di Redazione

IL DIALOGO CON L’ISLAM
Il reciproco impegno a superare pregiudizi e incomprensioni del passato. Ma anche la proposta di costituire una piccola “unità di crisi” per affrontare insieme emergenze e conflitti internazionali. Sono alcune delle conclusioni del primo Forum cattolico-musulmano tenutosi in Vaticano dal 4 al 6 novembre. Il prossimo fra due anni, probabilmente in Giordania. «Ma il vero lavoro inizia solo ora», ci dice il controverso intellettuale Tariq Ramadan , membro della delegazione musulmana,«un club di specialisti che si raduna ogni tanto può essere una cosa carina ma ha senso solo se riusciamo a portare nelle rispettive comunità i principi che dichiariamo di condividere».
Il Forum ha avuto una rilevante copertura da parte dei media internazionali. Solo i giornali italiani hanno dedicato modesti trafiletti all’evento. Il 6 novembre c’è stata l’udienza dal Papa. Ma nello stesso giorno e persino nello stesso luogo (la Gregoriana) il cardinale Tarcisio Bertone ha deciso di rilasciare ad un altro convegno dichiarazioni di fuoco sulla causa di beatificazione di Pio XII. I giornali, si sa, amano la rissa (in questo caso la rissa Vaticano-Israele) e Bertone ha finito per rubare la scena al dialogo fra cattolici e musulmani. Un “errore madornale” di comunicazione da parte della Santa Sede, ha tuonato il Papa Ratzinger Blog, il sito dei devotissimi di Benedetto XVI, in una insolita critica ai collaboratori del Papa.

NUMERI
Nella Repubblica democratica del Congo vivono tanti cattolici (31 milioni) quanti in Germania (26 milioni) e Austria (5 milioni) messe insieme. In India i cattolici sono una minoranza dell’appena 1,5% ma in termini assoluti il loro numero (17 milioni) è superiore al totale dei cattolici di Canada (13 milioni) e Irlanda (3,6 milioni) contati insieme. Nel 1900 solo il 25% dei cattolici viveva nei Paesi in via di sviluppo, oggi siamo al 66% e la cifra sta salendo. Se poi, oltre al numero assoluto dei battezzati, si guardasse anche alle percentuali della pratica religiosa, il confronto farebbe ancor più impallidire l’Europa e l’America del Nord.

Ipse dixit
«Mi colpisce vedere che quando la fede cristiana vien meno non s’avvantaggi il razionalismo, ma l’irrazionalismo».
Jacques Julliard, condirettore del Nouvel Observateur