La Cisl è «vicina» al concetto di quoziente familiare ma ritiene che sia meglio un «forte assegno a favore delle famiglie». Parola del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni che, durante un convegno romano, ha sottolineato come le famiglie siano «il primo ammortizzatore sociale» e quindi debbano avere a disposizione «un ventaglio di interventi». Non il quoziente, però: «Non innamoriamoci delle definizioni. Per questioni costituzionali e di reddito è meglio un sostegno forte, un assegno a favore delle famiglie». Un sostegno, comunque, che per il leader Cisl dovrebbe essere sia fiscale che assistenziale, senza trascurare «misure per conciliare i tempi del lavoro e delle famiglia». Il ministro Sacconi, presente allo stesso convegno, ha dichiarato la disponibilità ad aprire presto un tavolo sulla flessibilità dell’orario di lavoro.
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