Politica
Quoziente Parma, la retromarcia di Ciclosi
Dopo l'incontro con la Conuslta delle famiglie, il commissario annuncia che il Quoziente rimarrà
Alla fine del novantesimo minuto – tanto è durato ieri il confronto tra la Consulta delle famiglie, le associazioni e il commissario di Parma Mario Ciclosi – il quoziente Parma risorge. Anzi, va avanti, ha tenuto a precisare Ciclosi, perché «non è stato mai sospeso».
“Il commissario – spiega Alfredo Caltabiano, vice presidente della Consulta – ci ha detto che il quoziente viene mantenuto, anzi che non è mai stato sospeso. Ci ha spiegato che dovranno essere ridefinite alcune modalità, tenendo conto dei bilanci del Comune”. Un elemento che ha incontrato l’assenso dei presenti. Ora la Consulta si impegnerà a formulare una proposta tecnica, che dopo essere stata condivisa al suo interno, sarà portata all’attenzione di Ciclosi. Già ai primi di febbraio potrebbe esserci una soluzione.
“I redditi più bassi vanno salvaguardati, su questo il consenso è generale, chi ha di più dovrà pagare qualcosa in più”. Il commissario ha inoltre garantito che saranno portati avanti anche i progetti già intrapresi dall’Agenzia per la famiglia.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.