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R.Centrafricana, 100.000 profughi dopo l’accordo di pace

Un rapporto presentato alle Nazioni Unite denuncia le scorribande dei gruppi armati del nord del paese. E nel sud sono arrivati i ribelli dell’Uganda.

di Redazione

La crisi umanitaria nella Repubblica Centrafricana è tanto accentuata da «rendere vittime i civili innocenti e lasciare i responsabili della sicurezza, i movimenti ribelli e i banditi comuni liberi di commettere crimini in totale impunità»

A dirlo è un rapporto presentato dal Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon, al Consiglio di Sicurezza.

Nei giorni scorsi è stato firmato un accordo di pace tra i ribelli del nord e il governo che, secondo quanto riportato dal documento, è il segno degli sforzi compiuti per promuovere il dialogo.

Il calo degli scontri, però, ha portato ad un aumento delle scorribande dei gruppi armati, che hanno costretto più di 100.000 persone a lasciare le proprie case.

Secondo il rapporto nuovi focolai sarebbero scoppiati nel sud-ovest del paese, causati da una presunta infiltrazione di ribelli ugandesi dell’Esercito di Resistenza del Signore.

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