Famiglia
Rai. Anzaldi (Pd), “Da Riina ‘punto di vista’ su mafia? Parole gravi”
“Cantone e Alfano disertino puntata riparatoria", afferma Anzaldi. Comunque la pensiate, oggi rischia di consumarsi la fine del servizio pubblico.
di Redazione

“Le parole contenute nel comunicato Rai sono gravi e inaccettabili. Definire l’intervista al figlio del boss Riina un ‘punto di vista’ sulla mafia mostra una linea editoriale che non ha nulla a che vedere con il servizio pubblico e con qualsiasi deontologia giornalistica. Chi ha scritto e avallato quei termini? Serve l’apertura di un’indagine interna e spiegazioni pubbliche in commissione di Vigilanza”. Lo dichiara il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in riferimento a quanto comunicato dalla Rai sulla conferma della messa in onda dell’intervista a Salvo Riina.

“Che il figlio di un boss sanguinario – spiega Anzaldi – possa offrire il suo ‘punto di vista’ sulla mafia, nella rete ammiraglia del servizio pubblico, appare un abominio. Servono i responsabili per questo ulteriore danno alla tv pubblica. Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone e il ministro Angelino Alfano, che invece dovrebbe offrire un ‘ulteriore’ e ‘contrapposto’ punto di vista, secondo le parole usate ancora dalla Rai, dovrebbero sottrarsi a quella che sembra una specie di puntata riparatoria, una toppa peggiore del buco, e dovrebbero disertare la trasmissione. Se ora la Rai pensa di cavarsela in questa maniera, esattamente come accadde con i Casamonica, significa che in questi mesi non è cambiato nulla”.
Immagine di copertina: Corleone (Getty)
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