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Rapporto Onu: siriani coinvolti in omicidio Hariri

Gli inquirenti dell'Onu hanno attribuito ai servizi segreti siriani in Libano la responsabilità dell'assassinio dell'ex premier libanese, leader dell'opposizione anti-siriana nel Paese

di Redazione

E’ ufficiale. Gli inquirenti dell’Onu hanno attribuito ai servizi segreti siriani in Libano la responsabilita’ dell’assassinio nel giorno di San Valentino dell’ex premier libanese Rafik Hariri, popolare leader dell’opposizione anti-siriana nel Paese. La pubblicazione del rapporto contenente le conclusioni dell’inchiesta guidata dal procuratore tedesco Detlev Mehlis ha colto impreparato il Dipartimento di stato Usa, che in serata si e’ astenuto dal commentare. Washington non aveva ancora ricevuto una copia del rapporto e prima di commentare ha fatto sapere, attraverso un portavoce del Dipartimento di stato, di volerlo leggere attentamente. Secondo quanto si e’ appreso all’Onu, il rapporto parla di ”prove convergenti” di un coinvolgimento di Damasco nell’assassinio di Hariri, avvenuto lo scorso 14 febbraio. Nella strage di San Valentino, insieme all’ex premier libanese furono assassinate altre venti persone. L’inchiesta ha stabilito che ”molti indizi portano direttamente ad agenti dei servizi segreti siriani come complici nell’omicidio” del capo dell’opposizione anti-siriana in Libano. ”E’ ben noto – si legge nel rapporto – che l’intelligence militare siriana aveva una presenza di occupazione in Libano, almeno fino al ritiro delle forze siriane dal Libano in seguito all’adozione della risoluzione 1559 dell’Onu. Gli ex alti responsabili dell’intelligence libanese erano stati tutti insediati dai siriani”. ”Vista l’infiltrazione delle istituzioni e della societa’ libanese dei servizi segreti siriani – prosegue il documento – e’ difficile immaginare uno scenario di complotto per un assassinio cosi’ complesso senza il loro coinvolgimento”. La conclusione del rapporto e’ che la decisione di uccidere Hariri ”non poteva essere stata presa senza l’approvazione degli alti ufficiali dei servizi segreti siriani e non poteva essere organizzata senza la complicita’ dei loro collegi nei servizi segreti libanesi”. Il rapporto di 53 pagine e’ stato consegnato ieri al segretario generale Kofi Annan da Mehlis e oggi dovrebbe essere presentato al Consiglio di sicurezza, ha messo in programma per martedi’ prossimo un dibattito sull’argomento Secondo fonti diplomatiche americane a New York, il Consiglio e’ pronto a prendere iniziative contro i responsabili dell’ assassinio ed a prendere in considerazione sanzioni contro la Siria. ”Studieremo molto attentamente le conclusioni dell’inchiesta. In base a queste, decideremo cosa fare”, ha detto l’ambasciatore americano John Bolton, ricordando che gli Stati Uniti hanno avuto contatti con numerosi altri Paesi su come reagire al rapporto della commissione inquirente e ad un altro rapporto che dovrebbe uscire la prossima settimana sul disarmo delle milizie in Libano. Questo secondo documento, preparato da Terje Roed-Larsen, l’ inviato speciale dell’Onu per il Libano e la Siria, doveva in un primo momento essere consegnato ad Annan questa settimana ma la consegna e’ stata rinviata alla prossima settimana ”per evitare una congestione di documenti”, ha detto la portavoce Stephane Dujarric.

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