Cultura

Referendum: Scola, cattolico che vota non pecca ma è ingenuo

Un cattolico che vota no al prossimo referendum ''e' ingenuo''. Lo afferma il patriarca di Venezia, il cardinale Angelo Scola

di Redazione

Un cattolico che vota no al prossimo referendum ”e’ ingenuo”. Lo afferma il patriarca di Venezia, il cardinale Angelo Scola, in un’intervista al settimanale diocesano ”Gente Veneta”. ”Non tiene conto – secondo Scola – della logica implacabile del referendum abrogativo. In questo caso andare a votare ”No” significa di fatto votare ”Si”’. Non andare a votare, invece, e’ ”un atto di realismo”. ”E’ un diritto raccogliere 500mila firme e chiamare al voto. Guai pero’ – sottolinea il patriarca – se questo lede, nel caso di un referendum abrogativo, il sacrosanto diritto di chi sceglie di non andare. Perche’ devo essere preso per il bavero, sia pure da circa 500mila persone, ed essere costretto a pronunciarmi su una materia di cosi’ grande delicatezza e complessita’ con un rozzo ”Si”’ o ”No”? A me cittadino medio, che non sono biologo ne’ tantomeno giurista, verranno sottoposti quattro quesiti astrusi, di difficilissima comprensione. Ribadisco percio’ che, in questo caso, l’indicazione di non andare a votare e’ una scelta di democrazia sostanziale, perche’ fatta con cognizione di causa, nel tentativo di mostrare, pacatamente e rispettando la dialettica democratica, al maggior numero di persone possibile che questi temi esigono una cura delicata”. Soffermandosi sui contenuti della campagna referendaria, ilpatriarca di Venezia rileva che ”oggi siamo di fronte ad una strumentalizzazione ideologica dei dati biologici che a mio parere un autentico scienziato non dovrebbe permettere. Si finisce per annullare il dato elementare che la vita umana comincia dal concepimento”.

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