Non profit

Regioni in ordine sparso E le famiglie restano sole

Federazione Alzheimer. Mappiamo i bisogni

di Redazione

«Serve una presa in carico individualizzata»

S iamo il Paese con più malati di Alzheimer d?Europa: tra gli 820 e i 905mila, corrispondenti circa all?1,5% della popolazione. Nel resto d?Europa ci si ferma all?1,2%. Più donne che uomini, i malati di Alzheimer sono quasi sempre a carico delle famiglie. Gabriella Salvini Porro, presidente di Federazione Alzheimer Italia, ci spiega le priorità.

Vita: Qual è la questione specifica che l?Alzheimer pone?
Gabriella Salvini Porro: È una malattia complessa, che evolve continuamente: serve una presa in carico individualizzata, anche perché è coinvolta l?intera famiglia. Per questo prima dei fondi è necessario un censimento dei malati e dei servizi, altrimenti l?utente si perde.

Vita: Quali sono le priorità?
Salvini Porro: Partire dalla mappatura dei bisogni: le risposte a priori mi lasciano perplessa. Bisogna prima capire e poi destinare i fondi. So di alcuni casi in cui non si sa come spendere i soldi arrivati in extrabudget per tetraplegici e stati vegetativi, probabilmente perché i soldi sono stati destinati a prescindere dalla conoscenza dei bisogni del territorio.

Vita: Lea e Liveas servirebbero?
Salvini Porro: Qui siamo ancora più indietro: il percorso di cura e di presa in carico deve ancora essere concepito e definito nelle sue fasi di diagnosi, valutazione, servizi. Poi certo dovrà diventare un livello essenziale vincolante: oggi ci sono troppe disparità tra le Regioni.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.