Un battesimo di fuoco. Cosi’ i media britannici commentano le prime 48 ore del neo capo del governo di Londra, Gordon Brown, e del suo ministro dell’Interno, la signora Jacqui Smith, alle prese dapprima con la morte di 3 militari in Iraq, uccisi ieri da una mina a Bassora, e oggi con l’attacco terroristico sventato nel cuore di Londra. “Per i prossimi giorni va mantenuta alta la vigilanza”, ha sottolineato l’ex cancelliere dello Scacchiere presiedendo il suo secondo consiglio dei ministri, mentre alla neo titolare dell’Interno, svegliata all’alba dai servizi di sicurezza per l’allarme scattato nella notte ad Haymarket, e’ toccato presiedere la riunione del Cobra, il comitato per la gestione delle emergenze. Nell’autunno che viene Brown potrebbe aumentare il budget destinato alla sicurezza, che al momento e’ fissato a 2 miliardi di sterline (2,97 mld di euro). Di recente il neo premier britannico ha affermato di essere pronto “a drastiche misure di sicurezza necessarie a prevenire attacchi terroristici nel Paese”, pur assicurando che “in nessun momento” intende mettere a rischio la “tradizione britannica di difesa delle liberta’ civili”. Dal canto suo, il capo dell’opposizione David Cameron, commentando da Leeds il fallito attentato a Londra, ha rilevato che “e’ ovviamente un evento molto significativo e preoccupante. E dimostra -ha aggiunto il leader dei conservatori- che dobbiamo fronteggiare una minaccia serissima del terrorismo”. Tutti, ha aggiunto Cameron, “dobbiamo fare la nostra parte per garantire al Paese il massimo della sicurezza possibile”.
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