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Renata Polverini visita ragazzo disabile

La storia del tredicenne romano affetto da tetraparesi spastica è stato al centro delle polemiche sollevate da un'inchiesta dell'Unità

di Redazione

Il presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha fatto visita questa mattina a Paolo, il ragazzo romano di 13 anni affetto da tetraparesi spastica, al centro di alcune polemiche sollevate da un’inchiesta del quotidiano L’Unità. Al giovane sono state infatti dimezzate le ore di terapia dalla cooperativa sociale Didasco, presso la quale era in cura.

Secondo l’associazione, il provvedimento si è reso necessario a causa dei tagli operati dal governo e dalla Regione. Per discutere della situazione, come annunciato ieri, il presidente Polverini ha preso un caffè con i genitori di Paolo, Andrea ed Antonietta, nella loro abitazione al quartiere romano di Pietralata. «A fine luglio – ha spiegato la madre del ragazzo – la cooperativa mi ha annunciato che da settembre le ore di terapia settimanali per Paolo si sarebbero ridotte da 4 a 2».

Ha poi spiegato Antonietta: «Ho deciso di fare tutto questo per capire cosa stia succedendo e per quale ragione ai bambini debbano arrivare solo le briciole». Il presidente Polverini ha replicato che il suo unico obiettivo «è quello di dare risposte concrete alle persone che hanno bisogno, senza dare spazio alle polemiche». Riferendosi quindi alle interviste rilasciate dalla madre di Paolo a L’Unità la governatrice ha detto di essere «contenta che la signora abbia utilizzato l’unico strumento che in quel momento riteneva potesse aiutarla a risolvere il problema di suo figlio, ma le ho anche detto che se ci avesse chiamato sarebbe stata ricontattata al più presto dal nostro staff, come facciamo con tutti. Da oggi stesso ci occuperemo di contattare la Didasco e il Municipio per capire quanto è accaduto. Mi piacerebbe conoscere i criteri in base ai quali è stata decisa la riduzione delle terapia per Paolo».