Welfare

Reporters sans frontières i guastatori di Olimpia

Sono stati loro i protagonisti dell’“operazione fiaccola”: i militanti di Reporters sans Frontières, l’associazione non ha perso tempo ed è entrata in azione il 24 marzo a Olimpia.

di Redazione

Sono stati loro i protagonisti dell??operazione fiaccola?: i militanti di Reporters sans Frontières, l?associazione fondata nel 1985 da Robert Ménard, che ne è ancora il segretario generale, non ha perso tempo ed è entrata in azione il 24 marzo a Olimpia, alla cerimonia di accensione. Mentre parlava Liu Qi, presidente del comitato organizzatore di Pechino 2008. Due gli attivisti in azione, Jean-François Juilliard e Vincent Brossel: uno ha sventolato una bandiera con i cinque cerchi olimpici a forma di manette e la scritta «Boicottate i Paesi che disprezzano i diritti umani», l?altro ha cercato di impadronirsi del microfono. La polizia li ha poi bloccati, ma un risultato clamoroso lo hanno comunque ottenuto: la tv cinese ha sospeso la trasmissione per qualche minuto.

In contemporanea scatta un?altra offensiva: circa 150 persone inscenano una manifestazione davanti al Museo olimpico a Losanna per denunciare la festa organizzata per l?accensione della fiaccola.

Ma il vero ?colpo? i militanti di Rsf lo hanno messo a segno a Parigi il 7 maggio. Ménad e altri quattro militanti hanno infatti appeso una bandiera di 8 metri per 8, con una scritta per la libertà del Tibet, sulla facciata di Notre Dâme. Risultato: la fotografia ha fatto il giro del mondo e nella capitale francese è scatta una mobilitazione di molte migliaia di persone contro il passaggio della fiaccola. Ma che cos?è Rsf? Nata, come detto, nel 1985, ha come scopo quello di difendere la libertà di espressione e di stampa in ogni angolo del mondo. Oggi ha nove sezioni nazionali in altrettanti Paesi (tra cui l?Italia) e una rete di 120 ?corrispondenti? in tutto il mondo.

Strumenti di pressione sono il frequentatissimo sito www.rsf.org e il Rapporto annuale sulla libertà di stampa. L?associazione ha uno statuto di consulente per le Nazioni Unite e ha un budget annuale che nel 2006 ha sfiorato i 4 milioni di euro.

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