Mondo

Repubblica Centrafricana: «Non c’è più cibo»

Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) lancia un appello alle parti in conflitto: «Devono consentire un accesso sicuro al personale umanitario, ne va della sopravvivenza di milioni di persone»

di Redazione

Non bastassero le violenze diffuse nella Repubblica Centrafricana, che colpiscono anche molte donne e bambini (in allegato, la nota dell'UNICEFil WFP –la più grande organizzazione umanitaria al mondo, che fornisce assistenza alimentare a oltre 90 milioni di persone in 80 paesi-  sta esaurendo le scorte di cibo per gli sfollati. A seguito dei recenti combattimenti, gli autisti del WFP e altri autotrasportatori hanno paura di attraversare il confine col Camerun: così, trentotto camion che trasportano riso sono fermi alla frontiera.
Le scorte di cereali sono quasi esaurite e presto lo saranno quelle dei legumi. Il rischio è che la sospensione nella distribuzione di cibo  possa  causare ulteriori tensioni, in particolare tra i 100.000 sfollati nell’affollato campo all’aeroporto di Bangui.
 

Denise Brown, direttore generale del WFP, spiega la situazione: « La strada principale tra il Camerun e la Repubblica Centrafricana è fondamentale per le operazioni umanitarie, il che aumenta la necessità della sicurezza per questo collegamento». Stanno valutando una possibilità: «L’ipotesi è di far arrivare il cibo per  via aerea, da Douala, in Camerun, a Bangui». Operazione non indolore: « Essere costretti a lanciare questo tipo operazione, tuttavia, aumenterebbe notevolmente il costo della nostra operazione di emergenza nel paese».
Nell’immediato, il WFP sta dando priorità alle distribuzioni all’aeroporto, ma ne sono previste di ulteriori nella città nord occidentale di Bossangoa, anche se con razioni ridotte. In altre aree del paese non potranno essere effettuate fino a quando i camion non saranno nelle condizioni di viaggiare nelle strade e raggiungere Bangui in sicurezza.
 
Il WFP continua a sollecitare tutte le parti in conflitto affinché consentano un accesso sicuro e senza ostacoli al personale umanitario . È un’organizzazione neutrale, fornisce assistenza esclusivamente in base delle necessità. Dal 1° gennaio, circa 66.000 persone a Bangui e 9.288 nella città occidentale di Bouar hanno ricevuto cibo dal WFP.
Il 18 gennaio, ulteriori nove camion con il cibo hanno raggiunto la città di Bossangoa, nonostante l’insicurezza e i posti di blocco lungo la strada.
 

L'Organizzazione ha lanciato un appello: servono 107 milioni  di dollari per assistere 1,25 milioni di persone che rischiano la fame, a causa degli spostamenti forzati e dell’approssimarsi della stagione del “non raccolto”.
Secondo una valutazione umanitaria rapida (MIRA) effettuata tra il 24 e il 28 dicembre in 86 comunità, sono 2,6 milioni le persone che, attualmente, necessitano di assistenza umanitaria.
 
 

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it