Cultura

Responsabilità sociale, un valore costitutivo e non solo certificato

di Gildo Pomentale

di Redazione

Il ministro Maroni richiama l?impresa alla responsabilità sociale richiedendo comportamenti che, una volta certificati, diano accesso a un corrispettivo economico (agevolazioni fiscali). Descritta così, l?iniziativa pone alcuni quesiti soprattutto conoscendo il continuo sforzo delle imprese alla ricerca di ?vantaggi competitivi?, spesso creati dalla sola capacità di comunicare e dalla intensità della comunicazione Quali i criteri di scelta tra i possibili interventi ? Necessità, urgenza, oppure il più alto ritorno di immagine e quindi di (leciti) profitti ? Un sistema di certificazione, peraltro previsto dal ministro, risolve in parte il quesito e ne pone altri: nessun codice di autodisciplina ha impedito, ad esempio, il Vannamarchismo, interrotto solo dalla magistratura. La responsabilità sociale deve diventare il valore che distingue, nel tempo, un?impresa, i suoi azionisti, i suoi addetti, i suoi clienti e figurare tra le voci del patrimonio aziendale. Che la proposta del ministro sia il primo passo in questa direzione dipenderà dalla responsabilità sociale delle imprese e non dalla sola abilità di uomini di marketing, di esperti pr e di abili fiscalisti.
Gildo Pomentale,
Fondazione Banca del Monte di Lombardia

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