Mondo

Riaperte le porte della Biblioteca di Sarajevo

Ventidue anni dopo la sua distruzione, durante la guerra civile, è stata finalmente riaperta la Biblioteca di Sarajevo, oggi diventata simbolo di pace per la società civile

di Redazione

La Biblioteca di Sarajevo ha finalmente riaperto i battenti venerdì scorso, dopo diciotto anni di lavori e una ricostruzione, finanziata in larga parte dall’Unione Europea. Un vero segno di rinascita che intende simboleggiare una nuova fase per la capitale Bosniaca. Distrutta nella notte tra il 24 e il 25 agosto del 1992, durante l’assedio della città, dalle fiamme delle granate lanciate dall’esercito serbo bosniaco, la Biblioteca è diventata un simbolo culturale e di civiltàNel rogo andarono distrutti migliaia di libri ma in quei giorni i dipendenti della biblioteca, insieme a cittadini di etnie diverse fecero il possibile per salvare le opere dal fuoco, nascondendole nelle proprie case. L'immagine del violoncellista Vedran Smailovic che suonava tra le rovine del palazzo(foto), fece il giro del mondo. 

L’edificio in stile moresco era stato costruito nel 1896 per diventare il municipio di Sarajevo e venne trasformato nella sede della biblioteca nazionale solo nel 1949. Fu proprio dopo essere uscito da questo edificio nel 1914 che venne ucciso l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero austro-ungarico, nell’attentato che scatenò la prima guerra mondiale. Nell’anniversario dei cento anni da quel primo conflitto globale, la riapertura della Biblioteca Nazionale acquisisce un significato ulteriore: “E’ simbolo del trionfo della civiltà sopra la barbarie, della luce sull’oscurità, della vita sopra la morte ed è il trionfo di un’idea di unità, sopra le divisioni e le fratture,” ha affermato durante l’inaugurazione Bakir Izetbegovic, rappresentante musulmano bosniaco, membro della presidenza tripartita del Paese.

Venerdì scorso sulla facciata dell’edificio ricostruito sono state proiettate le immagini tridimensionali degli eventi salienti che hanno avuto come protagonista la Biblioteca. I lavori di ricostruzione verranno terminati completamente il 28 giugno ma per l’inaugurazione è stato scelto il giorno della festa dell’Europa, perché, come ha ricordato il sindaco della città, Ivo Komšić, “La creazione dell'Unione europea ha stabilito nuove fondamenta di libertà, tolleranza, parità tra popoli, solidarietà e democrazia. Tutto questo è sintetizzato dalla Vijećnica”. 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.