Cultura

Ricchi coi debiti dei poveri/ La società civile si muove. I fondi pensione anche

Tra i mille rivoli dei flussi finanziari mondiali non mancano le dighe. Barriere anti inondazione erette da chi pensa che...

di Redazione

Tra i mille rivoli dei flussi finanziari mondiali non mancano le dighe. Barriere anti inondazione erette da chi pensa che il benessere di alcuni non debba poggiare sulle disgrazie altrui. Almeno è ciò che i big player della finanza provano a fare. Oltre 30 fondi pensione di grande stazza, operatori provenienti da sei continenti (l?Italia non ha nemmeno un rappresentante) con un patrimonio complessivo da 2mila miliardi di dollari, hanno stretto un accordo ?etico?. Un?intesa articolata in sei punti per definire i «Principi per un investimento responsabile» sostenuta dall?Onu. In Norvegia anche il fondo pensione statale, generato con i profitti delle risorse petrolifere, ha scelto la strada dell?investimento etico (ha appena buttato fuori Wal Mart dal paniere dei titoli, per comportamenti anti sindacali).

Iniziativa dall?alto, ma anche dal basso. In Italia si muove il Forum per la finanza sostenibile mentre nel Regno Unito c?è il Fair Pension Group, sentinelle della pulizia dei fondi pensione britannici. In Olanda, le pressioni degli attivisti e delle ong hanno convinto il fondo Abp, che peraltro aveva sottoscritto il patto ?etico? dell?Onu, a deporre le armi e a dismettere gli investimenti in aziende produttrici di materiali bellici.

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