Cultura

Riforma Onu: Annan, lavorare su proposte che uniscono

Così oggi il segretario generale dell'Onu, che ieri ha incontrato i due schieramenti che in questo momento si trovano contrapposti sul tema della riforma del Consiglio

di Redazione

I paesi membri dell’Onu dovrebbero concentrarsi prima sulle proposte di riforma delle Nazioni Unite sulle quali e’ piu’ facile ottenere consenso, per dedicarsi in seguito a quelle piu’ complesse, come la futura composizione del Consiglio di sicurezza: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, che ieri ha incontrato i due schieramenti che in questo momento si trovano contrapposti sul tema della riforma del Consiglio. Annan ha messo intorno a un tavolo lunedi’ i rappresentanti del cosiddetto G4 – India, Giappone, Germania e Brasile, i paesi che hanno stretto un’alleanza per ottenere nuovi seggi permanenti – e quelli del movimento Uniting for Consensus (Ufc), nel quale l’Italia svolge un ruolo centrale e che si batte per soluzioni alternative che non prevedano nuovi seggi permanenti. ”E’ stata un’ottima discussione – ha detto Annan – li ho esortati a continuare il loro dialogo e le consultazioni non solo sulla riforma del Consiglio di sicurezza, ma su tutte le altre proposte (di riforma degli organismi dell’Onu) e li ho esortati a concentrare i loro sforzi su quest’ultime, dove e’ relativamente piu’ facile ottenere consenso. E dopo a dedicarsi ai temi piu’ difficili”. L’ambasciatore tedesco all’Onu, Gunter Pleuger, ha espresso pero’ una certa impazienza da parte del G4, spiegando che il gruppo potrebbe presentare a meta’ giugno una proposta di risoluzione per la creazione di nuovi seggi permanenti ”perche’ questa e’ l’unica opportunita’ dopo 12 anni di discussioni su questo tema”. A esprimere riserve sull’allargamento del Consiglio di sicurezza e’ intanto Giandomenico Picco, l’ex diplomatico italiano che e’ stato per anni ai vertici dell’Onu e fu protagonista di celebri trattative per la liberazione di ostaggi in Medio Oriente. ”Se portiamo il numero dei membri dai 15 attuali a 25 non abbiamo piu’ un gruppo esecutivo, ma un’ assemblea ingovernabile”, ha detto Picco nel presentare alla Casa Italiana Zerilli Marimo’ della New York University il libro ‘Lo specchio del mondo’ (Laterza), un’analisi delle ragioni della crisi dell’Onu realizzata dal corrispondente dagli Usa della Stampa Paolo Mastrolilli. L’approccio al quale l’Italia aveva lavorato anni fa, che prevedeva la rappresentanza in Consiglio per regioni, secondo Picco era il piu’ ragionevole. L’allargamento oggi allo studio, invece, a suo avviso va contro la necessita’ di strumenti esecutivi piu’ autorevoli e avra’ come conseguenza ”che tra 10 anni dovremo riformare di nuovo tutto quanto”. Il libro di Mastrolilli, presentato insieme a Picco dall’autore e dal vicedirettore del Corriere della Sera Gianni Riotta, ripercorre decenni di dibattito e di crisi vissute dal Palazzo di vetro per fornire gli strumenti per capire le difficolta’ in cui l’Onu si trova oggi. ‘Lo specchio del mondo’ contiene, tra l’altro, una vasta mole di dati e retroscena provenienti dagli appunti e dai ricordi dell’ex ambasciatore d’Italia all’Onu Francesco Paolo Fulci.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.