Giornata mondiale
Rifugiati, 5 borse di studio per accedere alla Bocconi e agganciare il futuro
Dal prossimo anno accademico saranno cinque le borse di studio dedicate a rifugiati attraverso il programma Unicore, con l’obiettivo di raddoppiarle nei prossimi anni. Ad annunciarlo l’ateneo milanese. Il rettore Francesco Billari: «L’università è e deve essere uno spazio aperto, che accoglie il talento dove nasce, anche nei contesti più fragili»
di Alessio Nisi

Secondo i dati più aggiornati sono più di 100 milioni le persone costrette ad abbandonare la propria casa a causa di conflitti, persecuzioni e crisi ambientali. Un quadro in cui il diritto all’istruzione rimane spesso negato a chi ne avrebbe invece più bisogno.
Dall’anno accademico 2025/26 offriremo cinque borse complete per studenti Unicore, con l’obiettivo di arrivare a dieci nei prossimi anni. Perché costruire conoscenza significa anche costruire futuro, ovunque
Francesco Billari – rettore dell’Università Bocconi
Una sfida globale in cui l’Università Bocconi ha scelto di fare la sua parte. Dal 2021 l’ateneo partecipa a University corridors for refugees – Unicore, programma promosso da Unhcr e da un partenariato istituzionale e sociale, con l’obiettivo di offrire a giovani rifugiati l’opportunità di accedere a un percorso di laurea specialistica in Italia attraverso corridoi universitari sicuri e regolari.
Più di 200 candidature per 5 borse
A oggi sono nove gli studenti rifugiati attualmente iscritti ai programmi MSc Bocconi attraverso Unicore, provenienti da paesi come Kenya, Uganda, Mozambico e Malawi. Dall’edizione 2025/26, i candidati potranno accedere a tutti i corsi di laurea magistrale dell’ateneo (ad eccezione dei double degree). Inumeri confermano l’interesse crescente: oltre 200 candidature ricevute per cinque posti disponibili.
La borsa Unicore garantisce agli studenti l’esenzione completa dalle tasse universitarie, ma anche alloggio, un piano pasti, un pocket money annuo, dispositivi tecnologici e supporto medico, psicologico e accademico personalizzato. In collaborazione con Caritas e Diaconia Valdese, viene offerto anche accompagnamento culturale e assistenza legale e burocratica.

Costruire conoscenza per costruire futuro
«L’università è e deve essere uno spazio aperto, che accoglie il talento dove nasce, anche nei contesti più fragili. Il nostro impegno nei confronti dei rifugiati è parte integrante della missione della Bocconi», spiega il rettore Francesco Billari.
L’inclusione, aggiunge sempre Billari, «per noi non è un’etichetta, ma un’azione quotidiana che prende forma nella vita degli studenti. Ed è anche grazie al sostegno dei nostri donatori che possiamo guardare al futuro con ambizione. Tra poco meno di un mese avremo i primi 3 laureati Unicore: un traguardo che è solo l’inizio».
Inclusion programs
Unicore si affianca ai Bocconi inclusion programs, iniziativa più ampia che, oltre agli studenti rifugiati, sostiene ragazze e ragazzi ad alto potenziale provenienti da contesti di forte disagio in Africa sub-sahariana, selezionati con il supporto di organizzazioni locali. Nel complesso, per l’anno accedemico 2025/26 saranno 27 gli studenti sostenuti da questi programmi (erano 4 nel 2022/23), una crescita che testimonia la volontà dell’ateneo di mettere l’accesso al sapere al centro della sua responsabilità sociale.
In apertura foto di Naassom Azevedo da Pixabay
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