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Rifugiati: protezione sì, bma solo sulla carta

Nel 2009 programma di accoglienza esteso a 3mila persone. Ma i bpermessi di soggiorno per motivi umanitari potrebbero essere 13mila

di Redazione

F ra gennaio e metà ottobre gli stranieri che hanno presentato domanda di asilo in Italia sono stati 23mila. Secondo il Cir – Consiglio italiano per i rifugiati, entro fine anno si supereranno le 25 mila richieste, +78,5% rispetto al 2007, quando erano state 14mila. Una tendenza, fra l’altro, molto superiore al trend europeo, pari al +3% rispetto a 12 mesi fa. Cosa sta accadendo alle nostre frontiere? A spiegarlo è il direttore del Cir, Christopher Hein.
Vita: Come si spiega il boom?
Christopher Hein: Primo, c’è il forte incremento del numero di sbarchi sulle coste di Lampedusa, della Sicilia e della Sardegna che finora sono stati 30mila contro i 17mila dell’anno scorso. Poi c’è la provenienza. Diminuiscono i maghrebini e gli egiziani, aumentano le domande dall’Africa nera. In particolare da Nigeria, Costa d’Avorio, Somalia ed Eritrea. E crescono gli arrivi da Afghanistan e Iraq.
Vita: Fra quelli che arrivano, in quanti fanno richiesta di protezione?
Hein: Circa la metà.
Vita: E a quanti viene accordato lo status?
Hein: Fra rifugiati, protezione sussidiaria e permesso di soggiorno per motivi umanitari, al 55-60% dei richiedenti viene accordata una forma di protezione e quindi la possibilità di stare nel nostro Paese in piena legalità.
Vita: Cosa succede ai richiedenti asilo una volta presentata la richiesta?
Hein: Dovrebbero essere inseriti nei centri di raccolta e di accoglienza. Nell’ultimo periodo, però, i posti non sono sufficienti e così il ministero dell’Interno ha deciso di creare nuovi centri ad hoc e ha aperto convenzioni con gli alberghi.
Vita: Quanto dura la permanenza in queste strutture?
Hein: Il tempo che serve alla Commissione territoriale preposta per decidere sulla concessione o meno dello status. Circa 3-4 mesi.
Vita: Poi cosa succede?
Hein: Chi ha avuto risposta affermativa dovrebbe accedere allo Sprar, il Sistema protezione asilo rifugiati.
Vita: Perché usa il condizionale?
Hein: Perché attualmente i posti disponibili sono 2.500, che nel 2009 diventeranno 3mila.
Vita: Se però continuerà la crescita, dovrà essere concessa la protezione a circa 13mila persone?
Hein: È così. Il risultato è che 10mila rifugiati sopravvivranno ai margini delle periferie delle nostre città.
Vita: Un aumento di queste proporzioni si è registrato in Italia, Grecia, Malta e Cipro. Tutti i Paesi mediterranei eccetto la Spagna. Come si spiega?
Hein: Credo che sia il risultato dell’intervento delle forze di sicurezza di Madrid direttamente in Marocco, Mauritania e Senegal.

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