”Stiamo verificando la notizia di una vittima italiana, speriamo non sia così”. Il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano, ha risposto così ad una conferenza stampa a chi gli chiedeva conto delle voci su un possibile morto italiano nel devastante terremoto che ha colpito Haiti. E si sta verificando con l’ambasciata di Santo Domingo l’eventuale coinvolgimento di italiani. Tra i circa 190 italiani residenti ad Haiti “al momento ne abbiamo contattati 60, che si trovano in salvo” dice Romano.
Ma l’operazione è resa molto difficile dall’estrema difficoltà delle comunicazioni. In precedenza lo stesso Romano aveva spiegato che dai dati dell’anagrafe consolare risultano ”182 italiani residenti ad Haiti, più 12 persone che si sono iscritte al nostro sito ‘dovesiamonelmondo’. Di questi 12 iscritti, ha precisato, ”9 risultano ancora ad Haiti, 7 sono in salvo, stiamo cercando di contattare gli altri 2”. Romano non esclude però “che ce ne siano altri che non si sono né registrati al consolato né al nostro sito”.Fra gli italiani che risultano iscritti all’anagrafe consolare “ci sono religiosi, con cui abbiamo già stabilito un contatto, tecnici”, come quelli della ditta Ghella che non sono stati coinvolti dal sisma, “e il capo della delegazione dell’Unione europea” a Port-au-Prince, ha precisato ancora Romano. “Il quadro resta tuttavia difficile”, ha sottolineato, riferendo che si “sta lavorando ad un punto di raccolta” degli italiani che si trovano ad Haiti
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.