Barack Obama passerà alla storia come il primo presidente americano ad aver nominato un transessuale in un posto chiave della sua amministrazione. Si tratta di Amanda Simpson, 49 anni, membro del consiglio d’amministrazione del National Center for Transgender Equality ed ex collaudatore di aerei, scelta da Obama come Consigliere Capo del Ministero del Commercio Usa. Amanda ha conseguito tre lauree: in Fisica, Ingegneria e in Business Administration.
«Come primo transessuale nel governo americano, spero che la mia elezione apra la strada e dia altre opportunità a persone come me», ha detto Simpson. La nomina è stata immediatamente applaudita dalle organizzazioni gay e transgender americane, ma ha anche diviso il Paese. Nel 2005 Simpson si presentò alle elezioni per la Camera dell’Arizona, ma senza successo. In seguito divenne delegata democratica per Hillary Clinton alla convention che, nell’agosto 2008, incoronò Barack Obama come candidato per la Casa Bianca.
Per Vladimir Luxuria, prima deputata transessuale eletta nel Parlamento italiano, «questa è la dimostrazione che una persona trans può avere incarichi importanti e di una certa responsabilità. E poi la storia stessa di Obama è una storia di lotta alle discriminazioni. Oltre al simbolo c’è una sostanza: ora gli americani potranno sentire una persona trans parlare di questioni economiche e valutarla per le sue competenze». A CNRmedia.com l’ex deputata di Rifondazione Comunista ha detto che anche la società italiana, a suo avviso, saprebbe accettare una nomina di questo tipo: «Gli italiani sono molto meno stupidi e retrogradi di quanto si possa pensare o di quanto possano pensare certi politici. Se solo venisse data la chance a più persone trans di dimostrare quanto valgono nel lavoro e di poter mettere a frutto anni e anni di studio, di competenze, di know how, si potrebbe avere davvero una società meno sessista e meno chiusa».
La nomina di Amanda Simpson è un’eccezione nella politica, ma le opportunità lavorative per i trans stanno crescendo nel mondo professionale americano. Secondo il Corporate Equality Index della Human Rights Campaign, tre quarti delle 590 aziende censite proibiscono ogni tipo di discriminazione basata sul genere sessuale. Tra i grandi gruppi americani che hanno assunto professionisti transessuali figurano la AT&T, la Bank of America, Chevron e ovviamente Raytheon, la società per la quale Amanda Simpson lavorava.