Welfare
Roma, si dimette il garante dei detenuti
Gianfranco Spadaccia ha comunicato la sua decisione in una lettera inviata al sindaco Alemanno: «Lo avrei fatto anche se fosse stato eletto Rutelli»
di Redazione
Il Garante dei diritti e delle opportunità delle persone private della libertà del Comune di Roma Gianfranco Spadaccia ha inviato al Sindaco di Roma Gianni Alemanno le proprie dimissioni dall?incarico. La lettera è stata inviata al Sindaco subito dopo la proclamazione della sua elezione e resa nota oggi dopo la formazione della Giunta e l?assegnazione ufficiale delle deleghe ai nuovi assessori. “Le avrei presentate anche se fosse stato eletto Francesco Rutelli. A maggior ragione ritengo doveroso farlo dopo la sua elezione”.
Spadaccia era stato nominato dal sindaco Walter Veltroni nel luglio del 2006 succedendo nell?incarico all?On Luigi Manconi, sottosegretario alla Giustizia nel precedente Governo. Più volte segretario e parlamentare radicale, è stato protagonista delle lotte per i diritti civili e dei diritti umani che hanno contribuito a importanti riforme tra le quali la riforma penitenziaria e quella dell?allora corpo degli agenti di custodia in corpo di polizia.
Questo il testo della lettera inviata al Sindaco di Roma: “Caro Sindaco, essendo stato nominato nell?incarico di Garante dei diritti e delle opportunità delle persone private della libertà dal Sindaco Walter Veltroni, ritengo doveroso rassegnare le dimissioni. Lo avrei fatto anche se fosse stato eletto Francesco Rutelli. A maggior ragione è doveroso farlo dopo la Sua elezione. In attesa delle sue determinazioni rimango in carica per il disbrigo degli affari correnti. Sono a disposizione del mio successore (e qualora lo ritenesse opportuno naturalmente anche del Sindaco) non solo per le consegne riguardanti le attività dell?Ufficio ma anche per le informazioni riguardanti lo stato delle carceri romane e dell?Uepe e i rapporti dell?Amministrazione capitolina con l?Amministrazione penitenziaria e con il terzo settore. Insieme ai miei sinceri auguri per il Suo prestigioso incarico. Le invio i miei più distinti saluti”.
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