Mondo
Rosario, Argentina: la vera sorpresa del 9 aprile
Un milione di abitanti, provincia di Santa Fe, due parlamentari eletti, uno al Senato e uno alla Camera. Da record
di Redazione
Il fatto che Buenos Aires esprimesse due parlamentari (entrambi della lista Associazioni italiane in Sudamerica di Luigi Pallaro) nelle elezioni di domenica era nelle previsioni, ma la vera sorpresa e’ stata fornita dalla citta’ argentina di Rosario, che mandera’ al Senato la piemontese Mirella Giai (Unione) e alla Camera il marchigiano Giuseppe Angeli (lista Tremaglia). Italiana per eccellenza, Rosario ha un oltre milione circa di abitanti e le cronache raccontano che nel 1857 il censo che registrava 51.000 abitanti, precisava anche che il 41% erano stranieri, ”soprattutto italiani e spagnoli”. Il grosso dell’immigrazione peninsulare e’ comunque avvenuto fra il 1870 e il 1914. Nel 1895, gli italiani erano il 28% della popolazione, fra cui anche membri dei movimenti anarchici. E’ qui che fanno tappa, oltre che a Buenos Aires, le personalita’ governative e regionali italiane, ed e’ qui che alcune settimane fa si e’ recato il Ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia che ha reso omaggio al Monumento alla bandiera dove, insieme ai vessilli di tutta l’America latina, si trova anche quello italiano. Questo fa si’ che la citta’, che si trova nella provincia di Santa Fe, ospiti decine di associazioni regionali italiane, una importante sede della Dante Alighieri, e un Ospedale Italiano. Angeli, 11.443 preferenze per la Lista Tremaglia, e’ un imprenditore di 75 anni attivo nel settore del turismo nato a Orsogna (Chieti), mentre la piemontese Giai – 18.506 per la lista dell’Unione – ha 77 anni e da 35 anni e’ una dirigente del padronato Inca. ”Non posso che manifestare soddisfazione per questa rappresentanza – ha detto all’Ansa il console di Rosario Claudio Miscia – e voglio sottolineare che qui, a differenza di quello che e’ avvenuto in altre realta’, non ci sono stati litigi fra candidati, ne’ proteste dei candidati nei confronti delle istituzioni”.
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