Economia
Rossella Urru nelle mani di Al Qaeda
Secondo un mediatore stanno bene i tre cooperanti rapiti
di Redazione
Rossella Urru, la cooperante italiana rapita lo scorso 23 ottobre nel campo profughi Saharawi di Rabuni è viva e sta bene. Lo ha detto ieri alla France Press un mediatore: «sono vivi e sono nelle mani di un gruppo legato ad Al Qaeda del Maghreb islamico (AQMI)». Insieme alla cooperante del Cisp infatti ci sono altri due cooperanti spagnoli, Ainhoa Fernández de Rincón dell’associazione Amici del popolo Saharawi Extremadura ed Enric Gonyalons appartenente all’associazione spagnola Mundubat.
Il mediatore, che si troverebbe in un paese dell’Africa occidentale, oltre a rassicurare sulle condizioni di salute dei tre, ha riferito che i rapitori non hanno ancora fatto conoscere le proprie richieste.
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