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Sacro e profano per il popolo di Facebook

di Redazione

Crocefisso in classe, islam e sessualità, integrazione dei musulmani in Occidente. Sono stati questi gli argomenti che più hanno acceso il dibattito all’interno dell’area Discussioni del gruppo Facebook da quando Yalla Italia è approdato sul social network più popolare del mondo, il 5 gennaio del 2008, alle ore 12.21. Musulmani, cristiani, ebrei ed atei si sono confrontati su questioni politiche e religiose, sul rapporto fra sacro e profano, e sulle dinamiche socioculturali di questa nuova Europa multietnica e multiconfessionale.
Uno dei post che ha più attratto l’attenzione dei fan di Yalla è stato quello inerente la questione del crocefisso in aula e la decisione della Corte Europea di non farlo rimuovere dalle aule scolastiche italiane. Si è discusso di laicità ma anche di identità italiana. Scoprendo che a volte gli italiani musulmani sono più attenti e affezionati alla laicità dello Stato rispetto ai propri connazionali cattolici.
Il dialogo intermusulmano ha offerto una visione poliedrica e multi dimensionale del mondo islamico. La peculiarità del gruppo Facebook di Yalla Italia rispetto ad altri sta proprio nel fatto di non essere omogeneo, di essere formato da persone molto diverse fra loro che probabilmente nella vita non si sceglierebbero vicendevolmente come amici ma che sullo spazio di Yalla si confrontano, dibattono, criticano e a volte giudicano.
I fan sono in maggioranza donne, dai 20 ai 35 anni, e il loro linguaggio si alterna fra quello religioso con citazioni coraniche a quello provocatorio con commenti e battute irriverenti. Rassmea Salah

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