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SALUTE. Italia e Svezia, insieme contro la sordità

a regina Silvia Renate Sommerlath di Svezia ha aperto oggi la conferenza all'ospedale Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina di Roma: "Sentire, che bello"

di Redazione

«Tengo moltissimo agli studi sulla sordità infantile. Per molti anni mi sono interessata a questo tema e sono convinta che in futuro, anche grazie ad incontri di questo tipo, le tecniche a nostra disposizione per curare i bambini più sfortunati saranno migliori». La regina Silvia Renate Sommerlath di Svezia ha voluto aprire così la conferenza italo-svedese, in programma oggi all’ospedale Fatebenefratelli

dell’Isola Tiberina di Roma, dal titolo “Sentire, che bello”, un appuntamento organizzato per parlare dei bambini con problemi uditivi curati con l’impianto cocleare.

Silvia di Svezia da anni si interessa a quest’argomento e si è detta «felice di poterne parlare in una struttura storica come l’ospedale Fatebenefratelli». La regina esporta il modello molto utilizzato nel proprio Paese per curare la sordità infantile. Si trattadell’impianto cocleare, uno strumento computerizzato che, dopo una piccola operazione, consente ad adulti e bambini con sordità profonda di tornare a sentire.«Sono convinta che si tratti di uno strumento vincente», spiega, «che in Svezia ha già dato risultati positivi».

La sovrana ha poi inaugurato una mostra di ausili tecnici per disabili, prodotti da un’azienda svedese, che rimarrà aperta per qualche giorno all’ospedale romano. Esprimendo soddisfazione per questa collaborazione con l’Italia, ha invitato i presenti all’appuntamento dell’anno prossimo a Stoccolma. Dal 20 giugno al 3 luglio si svolgerà infatti l’11° conferenza internazionale sugli impianti cocleari.

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