Formazione

San Raffaele: arriva l’ospedale virtuale

Con un microchip sottopelle sarà possibile monitorare costantemente lo stato di salute degli utenti

di Redazione

Il futuro e’ un ospedale ”senza letti, o quasi”, che sia in grado di monitorare in tempo reale la situazione di salute dei suoi potenziali pazienti. E di allertarli ai primi segni di qualcosa che non va. ”Stiamo preparandoci per l’ospedale virtuale: arriveremo ad avere in tempo reale la situazione metabolica di ogni viaggiatore, e potremo dire a un automobilista: attenzione, il tuo equilibrio metabolico e’ alterato”. A tratteggiare il progetto e’ don Luigi Maria Verze’, intervenuto alla presentazione del nuovo servizio di elisoccorso attivato per i mesi estivi sulle tangenziali milanesi e la Milano-Serravalle. Il progetto ”si chiamera’ QuoVadis, e funzionera’ grazie a un microchip sottopelle.

Obiettivo, la protezione della vita, immediata e istantanea. Questo e’ il nostro punto di arrivo”, ha detto don Verze’, spiegando che la partenza e’ proprio il servizio di telemedicina presto operativo per degli automobilisti che viaggiano sulle tangenziali milanesi. Un progetto dal respiro nazionale, che punta a ”portare il S.Raffaele sulle strade, dove c’e’ piu’ bisogno. Perche’ proteggere la vita di anziani, giovani e soprattutto bambini, anche per un solo minuto, e’ il nostro obiettivo”, ha concluso il presidente della Fondazione S.Raffaele del Monte Tabor. E’ gia’ verso fine anno dovrebbero essere pronti i primi sensori indossabili.

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