Welfare
Sanità: c’è l’infermiere di famiglia
Dopo il medico di famiglia in provincia di Bologna si sperimenta questa nuova figura
di Redazione
Quest’importante figura professionale infatti sarà a disposizione della famiglia per prestazioni infermieristiche ambulatoriali e/o domiciliari.
Il progetto verrà avviato da lunedì prossimo nel Comune di Monzuno, alle porte del capoluogo emiliano-romagnolo, e, fa sapere la Asl, si inserisce “nell’ambito di un progetto più ampio di riorganizzazione dei Nuclei di Cure Primarie”.
Con “l’infermiere di famiglia” si verrà a creare un’interfaccia efficace fra la famiglia, il suo medico di fiducia e le altre figure professionali che afferiscono al Nucleo di Cure Primarie (ostetriche, assistenti sanitarie, fisioterapisti, assistenti sociali etc.).
L’integrazione professionale fra Medico di Medicina Generale e servizio infermieristico era già presente da tempo con buoni risultati, ma con “l’infermiere di famiglia” compie un passo decisivo; “il modello organizzativo – spiega la Asl – è essenzialmente basato sulla presa in carico sia in ambito ambulatoriale sia domiciliare, del paziente e della sua famiglia. Nello specifico, il ruolo di questa nuova figura, è quello di garantire risposte al cittadino attraverso la rilevazione del bisogno di salute, la realizzazione di interventi informativi ed educativi, l’orientamento al corretto ed appropriato utilizzo dei servizi sanitari”. In questa prima fase, ancora sperimentale, il target di riferimento sarà costituito soprattutto dagli anziani. (da apcom)
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