Mondo

Save the children a Expo 2015, raccolti 300mila euro

La sezione italiana dell'ong è stata presente all'Esposizione universale con un padiglione "a costo zero per noi, grazie a società organizzatrice, costruttori e sponsor". Al di là delle aspettative l'afflusso delle persone e il coinvolgimento delle stesse nelle attività legati ai problemi della malnutrizione nel mondo

di Redazione

Superata quota 300mila euro di donazioni da privati. È la fortunatissima cifra che l’ong Save the children ha raccolto con la propria presenza a Expo 2015: “un padiglione a costo zero grazie alla società organizzatrice che ci ha concesso il suolo e ai nostri vari sponsor che hanno pagato l’installazione”, spiega Valerio Neri, presidente di Save the children Italia. Installazione che, al termine dell’Esposizione universale, “verrà smontata e portata in Libano, dove diventerà parte di una scuola, grazie a un progetto con partner locali”, specifica Neri.

Quello che in questi mesi hanno potuto vedere e toccare con mano “gli almeno 250mila visitatori che hanno fatto visita al nostro spazio” è stato un insieme di situazioni dedicate al problema della malnutrizione nel mondo e alla necessità di corrette politiche nutrizionali: “a fronte di un approccio ‘leggero’ delle varie nazioni sul tema alimentare, ovvero orientato alla positività, abbiamo portato a Expo le cose che non vanno e questo è stato molto apprezzato dai visitatori, che spesso ci hanno comunicato come sia stato fondamentale per loro vedere anche il lato negativo di azioni a forte impatto come l’agricoltura industriale nel mondo”, sottolinea il presidente di Save the children Italia.

I fondi raccolti, “inaspettati così come il forte interesse da una parte e l’assenza di critiche per la nostra presenza dall’altra, nonostante avessimo preventivato possibili malumori data la scelta non facile per una ong come la nostra nell’accettare l’invito a esserci” andranno intermente destinati “ a programmi legati alla nutrizione nel mondo”, fa sapere Neri. Il cui giudizio generale su Expo 2015 “è comunque positivo: si poteva fare di più per approfondire meglio i temi legati all’importanza dell’accesso al cibo, ma i grandi numeri dell’affluenza hanno comunque dimostrato come anche l’Italia, a volte, possa organizzare un evento di portata mondiale senza perdere credibilità”.

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