Non profit

Save the children lancia campagna contro mortalità infantile

Quasi 4 milioni di bambini non superano il periodo neonatale, per malattie prevenibili, fa sapere Save the children, che lancia la campagna "Every One" contro la mortalità infantile

di Redazione

Ogni tre secondi nel mondo un bambino con meno di 5 anni perde la vita, per un totale di oltre 24 mila bambini al giorno, quasi 9 milioni in un anno. In particolare quasi 4  milioni non superano il periodo neonatale (primi 28 giorni di vita), di cui 2 milioni muoiono entro 24 ore dalla nascita e un altro milione entro la prima settimana. La maggior parte di loro muore per cause facilmente prevenibili, quali complicazioni neonatali (37%), polmonite (19%), diarrea (17%), malaria (8%), morbillo (4%).

I dati emergono dal rapporto di Save the Children “La nuova sfida: dire basta alla mortalità infantile”, presentato ieri in occasione del lancio della nuova campagna mondiale, “Every One” volta a combattere la mortalità infantile.

Il 97% del totale dei bambini morti prima del loro quinto compleanno, riguarda 68 paesi in via di sviluppo – solo India, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Pakistan e Cina, totalizzano più della metà di queste morti.

Il paese con il peggior tasso di mortalità infantile è la Sierra Leone, con 262 bambini
morti ogni 1.000 nati, seguita dall’Afghanistan, con 257 su 1.000.

«Queste cifre sono terribili, ma è arrivato il momento di non soffermarsi più solo sui numeri e su sterili indicatori statistici. Ognuno di quei numeri è un bambino e la morte di ogni bambino per noi è inconcepibile, così come è inaccettabile il senso di rassegnazione della gente quando si parla di mortalità infantile» commenta Claudio
Tesauro, Presidente di Save the Children Italia. «Per questo Save the Children ha deciso di intraprendere una nuova sfida, lanciando la campagna globale “Every One”, per contribuire a dire basta alla mortalità infantile. Vogliamo dire a voce alta che ogni bambino ha il diritto di sopravvivere, ovunque nasca nel mondo, e ogni persona ha il dovere di fare qualcosa per assicurargli questo diritto». 

Secondo Save the Children, in base agli attuali trend di miglioramento annuo, il quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio (OSM4), che si propone di ridurre dei due terzi la mortalità infantile, sarà raggiunto nel 2045 anziché nel 2015.

«L’obiettivo della campagna EVERY ONE di Save the Children è molto ambizioso: vogliamo raggiungere 50 milioni di bambini e donne in età riproduttiva entro il 2015» afferma Claudio Tesauro. «Occorre creare un vero e proprio movimento popolare che induca i governi di tutto il mondo a rispettare le promesse fatte e ad intensificare i propri sforzi per migliorare la qualità, la disponibilità e l’accesso ai sistemi sanitari. Ma anche innescare in ogni comunità quei comportamenti virtuosi che possono rappresentare la salvezza per milioni di bambini».

  

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