Economia

Scajola-Fiat, la pace degli incentivi

di Redazione

L’acqua non va più a Roma. Nella città dei grandi acquedotti dell’antichità, l’acqua sta diventando sempre più un problema. L’ex municipalizzata, un tempo dalle uova d’oro, sta diventando una delle rogne della giunta Alemanno. Da quando il sindaco di destra è arrivato sul Campidoglio e ha cambiato leadership e linea aziendale all’Acea, non ne va più bene una. Così questo gioiello pluriconfessionale (dalla destra degli ex di An al centro di Caltagirone, fino alla sinistra dalemiana) è diventato una torre di Babele della cattiva amministrazione ed i conti vanno sempre peggio.

La Fiat è a terra, e va forte. Scajola tenta la furbata. Usciti dalla porta (dopo la polemica con l’azienda su Termini Imerese) gli incentivi per le auto ecologiche (che andavano per il 70% alle compagnie straniere), una volta ricucito su Termini riappaiono per le macchine movimentazione terra, settore sul quale Torino ha il monopolio in Italia con la Cnh (avete in mente la New Holland, sponsor della Juventus?) e che è in crisi profonda.

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