Mondo
Scandali Usa arricchiscono studi legali
Worldcom dovrebbe "fruttare" 622 milioni di dollari
di Redazione
La bancarotta di WorldCom, il colosso della telefonia statunitense che peraltro da poco è resuscitato con il nuovo nome di MCI, dovrebbe fruttare 622 milioni di dollari di compensi ai legali ed ai revisori contabili. Di questa cifra, 164 milioni di dollari andranno a KPMG, che era stata revisore dei conti WorldCom negli esercizi 2002 e 2003. Il pagamento a favore di KPMG è stato approvato dal giudice competente nella bancarotta del Gruppo, Arthur Gonzalez, contestualmente a quello – per un importo in questo caso di 9,3 milioni di dollari – a favore di altre cinque societa’ di revisione. La scorsa settimana lo stesso Gonzalez a sua volta aveva autorizzato un compenso di 165 milioni di dollari a favore di 16 consulenti, sempre nell?ambito delle prestazioni effettuate allo scopo di far uscire il Gruppo dal Capitolo 11, cioé in pratica dall?amministrazione controllata. La bancarotta di WorldCom è stata quella di maggiori dimensioni nella storia statunitense, una frode contabile da undici miliardi di dollari, che ha portato fra l?altro all?incriminazione dell?ex chief executive officer Bernard Ebbers, per il quale il processo comincerà il 18 gennaio prossimo. Le ?parcelle? che dovranno essere pagate da WorldCom non sono in ogni caso le più alte in assoluto, in quanto in relazione alla vicenda Enron, cioé lo scandalo del colosso energetico finito anch?esso in bancarotta, i pagamenti richiesti dalle diverse categorie professionali impegnate in questo caso ammontano a 780 milioni di dollari. Su questa richiesta peraltro lo stesso giudice Gonzalez si esprimerà nel mese di novembre del prossimo anno. La cifra di 622 milioni di dollari di compensi destinati a legali, consulenti e societa’ di revisione nella vicenda WorldCom è quella che il Gruppo ha accettato di pagare. Gli interessati da parte loro hanno chiesto una somma più alta, in tutto 657 milioni di dollari.
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