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Scandali Usa: Marsh & McLennan paga 850 milioni di dollari

Si tratta della somma più cospicua versata fino a questo momento dalle società coinvolte in quest’indagine che verte sulle compagnie di assicurazione

di Redazione

Marsh & McLennan, leader mondiale nei servizi di brokeraggio assicurativo, ha patteggiato accettando di pagare 850 milioni di dollari nell?ambito dell?inchiesta condotta dal procuratore generale di New York, Eliot Spitzer, che verte sulle compagnie di assicurazione. Si tratta della somma più cospicua versata fino a questo momento dalle società coinvolte in quest?indagine. Marsh & McLennan verserà il corrispettivo totale entro i prossimi quattro anni. La somma che Marsh & McLennan ha accettato di pagare è finalizzata al rimborso dei clienti danneggiati dal comportamento tenuto dai broker, che in pratica avrebbero ‘pilotato’ i risultati di alcune aste, intascando al tempo stesso mazzette da parte delle compagnie assicurative. Marsh, peraltro, nell’ ambito di questa vicenda non ha ne’ ammesso ne’ rigettato sue eventuali responsabilita’. Il 14 ottobre scorso la societa’ era stata formalmente accusata da Spitzer di aver architettato aste truccate, indirizzando la clientela verso quelle compagnie di assicurazione che avevano a loro volta versato commissioni in ‘nero’. La formalizzazione dell’ accusa a carico di Marsh & McLennan aveva creato un terremoto ai vertici del Gruppo, con il licenziamento del chief executive officer (amministratore delegato) Jeffrey Greenberg, rimpiazzato da Michael Cherkasky. Il neo amministratore delegato, nonostante il patteggiamento con la procura, e’ tuttora alle prese con le indagini avviate su questa stessa vicenda da una dozzina di Stati, oltre che con le cause legali intentate al Gruppo dagli azionisti.

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