Non profit

Sciopera online contro la censura dei siti coreani

Il governo coreano ha imposto dei filtri di accesso a Internet, ecco cosa puoi fare per fermarlo

di Carlotta Jesi

www.apc.org/english/rights/alerts/index.htm
Il primo luglio il governo coreano ha imposto un sistema di filtri obbligatori per accedere a Internet nei cybercafé, scuole e librerie del Paese. Scopo dell’operazione, ufficialmente, è bloccare l’accesso a pagine web che il governo ritiene pericolose e ha selezionato con un software compilando una lista di oltre 1200 siti fra cui figurano anche quelli di associazioni omosessuali o gruppi in difesa dei diritti umani che si oppongono allo stato. Che fare per fermare questa censura? Semplice: un netstrike, o sciopero del web, di 72 ore dal 29 luglio al primo agosto. Lo ha organizzato l’associazione coreana Jinbonet, che cerca sostenitori in tutto il mondo. Tre i modi per partecipare alla sua protesta: scaricare da questo sito il logo della campagna anti censura sul web, partecipare allo sciopero scaricando sull’hompage del vostro sito una apposita schermata creata da Jinbonet oppure inviare lettere di protesta al ministero coreano della comunicazione agli indirizzi che trovate su questo sito.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.