Non profit

Scotti: tagliare costi della politica per finanziare la cooperazione

Così il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti intervenendo questa mattina a Roma

di Redazione

Il Parlamento vuole porre rimedio ai tagli ai fondi per la cooperazione allo sviluppo, che il Governo ha operato con lil Dpef d’estate? Allora deve porre mano al proprio portafogli, ”mettendo a disposizione fondi, ad esempio, per le missioni all’estero o ridurre le spese ordinarie”. Lo ha sostenuto il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti intervenendo questa mattina a Roma all’incontro organizzato dalle Nazioni Unite sugli Obiettivi del Milennio. Scotti ha spiegato infatti che ”c’e’ bisogno di forme nuove di finanziamento degli interventi”, anche se ha sottolineato che, ”pure se a livello percentuale gli aiuti italiani si sono ridotti, nel 2007 inclusa la quota di cancellazione del debito sono aumentati del 46% rispetto all’anno precedente e quelli destinati ai progetti delle ong sono cresciuti del 34%”. In una situazone di crisi generale del Paese, però, ”capisco le difficolta’ di Tremonti – ha ammesso Scotti – e condivido la sua chiamata alla responsabilita’ nei confronti del Parlamento”. Per questo, ha spiegato, ”invece di aspettare che qualcuno faccia qualcosa, il Parlamento se vuole aumentare gli stanziamenti per la cooperazione deve spiegare da dove vuole prenderli, individuando le compensazioni effettive”, a partire da interventi mirati a ricollocare i costi della politica.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.