Non profit
SCUOLA. Sordi e ciechi occuperanno il Ministero
L'annuncio da parte dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dell’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi
di Redazione
Il motivo è dovuto alla mancata emanazione del regolamento attuativo della legge 69 del 2000 che stanzia risorse economiche importanti per l’integrazione scolastica dei minorati sensoriali. Tali risorse, da nove anni a questa parte, vengono utilizzate a pioggia per l’offerta formativa, per finalità, quindi, diverse da quelle previste dalla legge, con la conseguenza che i bambini e i ragazzi ciechi, ipovedenti e sordi sono privati degli interventi specialistici necessari per la loro formazione: materiali didattici speciali, libri di testo accessibili, apprendimento della lingua dei segni e così via.
Più volte l’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti hanno tentato di conoscere le ragioni di una così assurda situazione.
Sono passati quasi nove anni dall’approvazione della legge e quasi tre mesi dall’ultima richiesta di incontro: il Ministro Gelmini non ha dato alcuna risposta.
I Consigli nazionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e hanno deciso che occuperanno quanto prima il Gabinetto del Ministro per sollecitare una risposta.
Uic e Ens ricordano che “Fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire”.
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