Famiglia

Se la tecnologia è più umana l’esame non fa paura

Risonanza magnetica: a Parma l’alleanza tra Disney e Philips

di Redazione

Trasformare l?ospedale da luogo della diffidenza in un ambiente tranquillizzante e, per quanto possibile, rilassante. È questo l?obiettivo che si sono posti i responsabili dell?Azienda ospedaliero – universitaria di Parma dove è stato attivato il progetto Ambient Experience di Philips. In contemporanea è stata anche allestita una sala d?attesa dedicata ai bambini realizzata da Disney all?interno dell?iniziativa Ospedale a Colori.

La nuova risonanza magnetica Philips (1,5 Tesla) rappresenta l?ultimo stadio evolutivo della tecnologia nel settore della diagnostica per immagini e l?abbinamento all?Ambient Experience (un impianto a fibre ottiche) ha portato delle novità anche nell?architettura degli spazi e un impatto visivo innovativo nel campo delle Rm. Grazie all?integrazione tra gli elementi di design, la tecnologia medicale avanzata e sofisticati sistemi di illuminazione collegati a dispositivi elettronici di facile utilizzo anche da parte di un bambino, Ambient Experience riesce a trasformare il luogo dell?esame clinico in un posto meno angoscioso e un po? più piacevole.

Luci, musica e immagini (disegni o paesaggi) hanno proprio l?obiettivo di rendere il momento della risonanza magnetica il meno stressante possibile. Per aiutare i bambini nel percorso rilassante è stata quindi allestita una sala d?attesa (realizzata da Sally Galotti, disegnatrice Disney) che li aiuta in questo con le immagini della Sirenetta. A ogni piccolo paziente che si sottoporrà alla risonanza magnetica sarà anche consegnato un ?diploma di coraggio? che certificherà il superamento della prova ?esame?.

«La risonanza magnetica è uno degli esami che creano angoscia in un adulto, figuriamoci in un bambino», osserva Regina Sironi, segretario generale della Fondazione Abio – Associazione del bambino in ospedale. «Tutto quello che viene fatto per rendere questo momento più accettabile, è certo positivo. Con i nostri volontari, nelle realtà in cui siamo presenti, come l?ospedale Buzzi di Milano, abbiamo anche decorato i corridoi che portano alla sale operatorie così che i bambini sentano l?ambiente meno ostile». Per Regina Sironi è positivo il fatto che «chi costruisce questi strumenti diagnostici inizi a pensare a renderli più accettabili per i bambini e per gli adulti. Ben vengano iniziative come queste, anzi la speranza è che si diffondano e vengano riproposti in altri centri ospedalieri».

La nuova area diagnostica dell?Uo di Radiologia dell?ospedale di Parma, presentata il 25 gennaio prima nel suo genere in Italia e tra le prime a livello europeo, entrerà in funzione a marzo dopo la formazione del personale per l?utilizzo dei nuovi macchinari.

Info: Azienda ospedaliero – universitaria di Parma – www.ao.pr.it

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