Cultura

Sen: troppa retorica sullo sviluppo

Il premio Nobel per l'economia interviene oggi su La Repubblica

di Redazione

”C?è bisogno di una concezione dello sviluppo che armonizzi in modo naturale l?interdipendenza tra miglioramento del benessere sociale e sviluppo potenziale di un’economia”. Lo dichiara in un intervento sulla rivista ”Lettera Internazionale” rilanciata oggi da ”La Repubblica” il premio Nobel per l’economia Amartya Sen, spiegando che ”solo così si potrà eliminare la rigida dicotomia tra benessere e accumulazione rapida provocata da quella concezione dello sviluppo, che si basa sulla rapida accumulazione di capitale contenendo i livelli di benessere nell’immediato futuro, come è successo in Unione Sovietica”. ”La soluzione è la cosiddetta concezione Gala -precisa l?economista- ovvero Getting by, with a little assistance (farcela con un po? di aiuto) che considera lo sviluppo un processo essenzialmente amichevole che dà spazio alla cooperazione tra gli individui al contrario di una visione basata invece sul principio del ‘sacrificio necessario’ per ottenere un futuro migliore e cioé, la retorica Blast che sta per ‘Blood, Sweat and Tears’ (sangue, sudore e lacrime)”. ”E?indubbio che l’esperienza osservata in molti Paesi ha messo in rilievo -sostiene il premio Nobel- la straordinaria forza del mercato e i disastri che una chiusura comporterebbe, ma il fatto di riconoscere le virtù del mercato non deve indurci a ignorare i successi gia’ sanciti dall’intervento dello Stato”.