Cultura

«Senza paura canto le vittime della strada»

di Paola Mattei

C’è la mano di Caterina Caselli dietro Dentro ogni cosa, il nuovo album di Pacifico, alias Gino De Crescenzo.
Dieci tracce e ottimi duetti, su tutti quello con Gianna Nannini. Un disco all’apparenza semplice, ma dai testi e dalle musiche mai scontate.

È cambiato qualcosa nelle tue melodie, nel tuo modo di cantare?
C’è stata sicuramente un’evoluzione, c’è meno sofferenza ed è molto più vicino al parlato. Sto lavorando con voci eccezionali e sto prendendo confidenza con la mia.
E nella scrittura dei pezzi?
Anche in quella, certo. È proprio un modo diverso di approcciarsi alle canzoni. Ma cambia anche a seconda delle stagioni e soprattutto delle persone e degli artisti con cui collabori.
In «Un ragazzo» un giovane muore in un incidente. Un tema inconsueto per la musica leggera. Hai trovato resistenze dall’etichetta?
No, anzi, Caterina ne è rimasta subito contenta. Ma non sono certo il primo a parlarne. Rino Gaetano è un riferimento per tutti, anche per me.

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