Una governance internazionale dell’ambiente con «un adeguato peso politico e istituzioni efficaci» sfruttando lo slancio che sarà fornito dalla Conferenza Onu di Copenhagen sui cambiamenti climatici. È il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo a sottolineare l’esigenza della creazione «di un’organizzazione ambientale unica e autorevole nell’ambito delle Nazioni Unite in materia ambientale» in una lettera al Corriere della Sera firmata insieme al ministro keniota per l’Ambiente, John Njoroge Michuki. I due ministri dell’Ambiente, nelle scorse settimane al lavoro presso il Pam a Roma, in ambito Unep (Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite) citano l’iniziativa del cancelliere tedesco, Angela Merkel e del presidente francese, Nicolas Sarkozy che hanno scritto al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon per sostenere che «bisogna modificare la governance ambientale». «Una Agenzia», spiegano Prestigiacomo e Michuki, «in grado di lavorare a stretto contatto con istituzioni forti come l’Organizzazione mondiale per il commercio e l’Organizzazione mondiale per la sanità, che sono i cardini economici e sociali dello sviluppo sostenibile».
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