Non profit

Sette cantieriper l’umanizzazione

Amgen Dompé

di Redazione

Amgen Dompé
Sede italiana: Milano
Bilancio sociale: no
Referente Csr: Matteo Fantoni

Amgen Dompé, recentemente costituitasi dall’alleanza tra Amgen Italia e Dompé, è il gruppo leader in Italia nel settore delle biotecnologie applicate alla cura di gravi patologie nell’ambito dell’oncologia, dell’ematologia e della nefrologia. L’azienda ha fatto del dialogo con la classe medica e della risposta alle necessità del paziente e dei suoi familiari i pilastri della responsabilità sociale. Due progetti sono stati avviati dal 2006 per portare un contributo concreto alla cura del paziente e alla gestione delle implicazioni psicologiche ed esistenziali. Il primo è il progetto Umanizzazione, avviato con la collaborazione dell’architetto Spinelli e che prevede la riorganizzazione degli spazi delle sale di attesa di sette day hospital oncologici di importanti centri di cura: le Molinette di Torino, il San Raffaele di Milano, il Busonera di Padova, il Sant’Eugenio di Roma e l’Ospedale civile di Cosenza. A breve seguiranno il San Gerardo di Monza e l’Umberto I a Roma. L’intervento ha richiesto un investimento di oltre due milioni di euro. I dati di due ricerche condotte a Padova e a Roma lo confermano: oltre il 90% degli intervistati dichiara di apprezzare l’iniziativa. Amgen Dompé, forte di questi risultati, è andata oltre con Si Cura Insieme, iniziativa che vede i pazienti coinvolti nella gestione e nel controllo della malattia. Si tratta di un volume realizzato per orientare i malati ed i loro familiari nel rapporto con le strutture di cura, per spiegare il modo di lavorare e i servizi dell’ospedale, dando anche informazioni e consigli. Il primo volume è stato realizzato per l’oncologia del San Carlo di Milano. Presto saranno coinvolti altri 30 ospedali.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.