Non profit
Settemila clienti, 1 miliardo di gestito
I primi 500 giorni di Banca Prossima
di Redazione
Banca Prossima, la banca del gruppo Intesa Sanpaolo esclusivamente dedicata al terzo settore, ha presentato il bilancio dei suoi primi 500 giorni di vita: sono 7mila le realtà del terzo settore, laiche e religiose, che l’hanno scelta, per un totale di un miliardo di euro tra raccolta e finanziamenti accordati. Con l’offerta di finanziamenti progettati su misura per le loro esigenze, Banca Prossima attrae le cooperative sociali (che ammontano al 18% della clientela totale). Sale anche l’attività di raccolta, specialmente verso le grandi organizzazioni, come le fondazioni (6% dei clienti), tre volte, e le realtà religiose: diocesi (51, pari a una su cinque), ordini e congregazioni (quasi 200). E proprio dal mondo religioso è venuto il riconoscimento più significativo del 2009: il «Prestito della Speranza» della Cei ha scelto Banca Prossima come gestore del fondo di garanzia di 30 milioni di euro che consentirà finanziamenti alle famiglie bisognose, per un ammontare complessivo di 180 milioni. La banca ha erogato quasi un terzo dei finanziamenti nel Sud Italia e, grazie al fondo di Solidarietà e sviluppo previsto dal suo statuto per redistribuire gli utili, ha concesso oltre 35 milioni di prestiti a soggetti fragili.
Una spinta verso i nuovi clienti è venuta a Banca Prossima dall’aver per prima messo in campo un anticipo sul 5 per mille, che vede ancora 40mila organizzazioni non profit in attesa di oltre un miliardo di euro di quota Irpef. La campagna, lanciata a marzo 2008 per la concessione di un’anticipazione, ha fatto sì che sia diventato cliente della banca oltre il 10% delle organizzazioni ammesse al riparto del 5 per mille.
Contestualmente al bilancio dei suoi primi 500 giorni, Banca Prossima ha lanciato una serie di soluzioni disegnate sulle altre fasi del 5 per mille e sulle diverse esigenze delle organizzazioni richiedenti, risalendo fino al momento della progettazione della campagna di raccolta fondi. La nuova offerta «Tutto 5 per 1.000», oltre all’anticipazione già sperimentata con successo prevederà anche un’apertura di credito per le organizzazioni che conoscono il numero dei donatori ma non ancora l’importo, e il prestito per le organizzazioni che nel passato hanno già raccolto risorse attraverso il 5 per mille e che vogliono realizzare la campagna di marketing e comunicazione per raccogliere fondi nel 2010.
Un successo, insomma, fatto di capacità di iniziativa e di attrazione. Grazie al contributo della sua banca specializzata, Intesa Sanpaolo sale a 52mila lienti nonprofit e porta al 21% la propria quota di mercato nel terzo settore. Come ha sottolineato l’ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, «accompagnare con iniziative mirate la crescita del terzo settore è stata sfida entusiasmante per tutti noi perché ci ha fatto scoprire la sua capacità di innovazione sociale, manageriale e anche finanziaria».
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