Non profit
Sì alle quote rosa
Il decreto legge torna ora all'esame della Camera per l'approvazione finale
di Redazione
L’aula del Senato ha approvato il ddl sulle quote rosa con 203 voti a favore, 14 contrari e 33 astenuti. Il testo, che era stato approvato in sede redigente nella commissione Finanze del Senato (relatrice Maria Ida Germontani, di Fli), torna ora all’esame della Camera per l’approvazione finale. Una volta ottenuto il via libera, la legge entrerà in vigore un anno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
In base alla normativa varata dal Senato, i Cda delle società quotate e di quelle non quotate facenti capo alle amministrazioni pubbliche dovranno essere composti, tra il 2012 e il 2015, per almeno un quinto da donne, percentuale che salirà ad un terzo tra il 2015 e il 2018.
Esultano le donne del Pdl per il via libera al ddl sulle quote rosa che Cinzia Bonfrisco e Ombretta Colli, in sala stampa al Senato con Lella Golfo, definiscono una “conquista di democrazia” che segna un “momento storico” in grado di far valere le competenze, le capacità, il merito delle donne anche nei Consigli di amministrazione delle società. «Ringrazio il presidente del Senato Renato Schifani e il nostro
capogruppo Maurizio Gasparri – ha detto Bonfrisco – che ha avuto il difficile compito di rappresentare una situazione dove le voci in dissenso erano molte».
Quanto alle critiche espresse dal senatore e sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi che aveva espresso i rilievi di costituzionalità al provvedimento, Bonfrisco taglia corto: «Non credo che Giovanardi sia più competente dei rappresentanti e dei presidenti delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato» che avevano espresso parere favorevole.
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