Famiglia

Si presenta AOPI, la onlus degli Ospedali Pediatrici

La prima richiesa degli ospedali riuniti in AOPI è che la Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale abbia la più vasta applicazione

di Redazione

Ancora oggi in Italia quasi il 30% dei bambini nell’età compresa da 0 a 14 anni viene ricoverato nei reparti per adulti. Se poi si considera gli adolescenti fra i 15 e i 17 anni, soltanto il 12,2% di loro viene ricoverato in aree pediatriche, mentre il restante 87,8% finisce nei reparti per gli adulti. Sono i dati (fonte: Rapporto sulle caratteristiche dell’ospedalizzazione pediatrica del Ministero della Salute 2004) che fanno comprendere l’urgenza di riservare ai bambini e agli adolescenti spazi di ricovero adatti alla loro età. Nonostante il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 indichi l’area pediatrica come “l’ambiente in cui il Servizio Sanitario Nazionale si prende cura della salute dell’infanzia con caratteristiche peculiari per il neonato, il bambino e l’adolescente” in molte situazioni ospedaliere, soprattutto nei casi chirurgici, il minore trova ricovero in mezzo agli adulti. Questo nonostante la Convenzione Internazionale di New York e la Carta Europea dei bambini degenti in Ospedale (Risoluzione del Parlamento Europeo del 1986).

Da qui l’urgenza, avvertita dalle nove Istituzioni Ospedaliere che hanno aderito all’AOPI ONLUS, la cui presidenza del primo triennio è stata affidata al direttore generale del Meyer Paolo Morello, di diffondere e valorizzare la Carta dei Diritti del bambino in Ospedale, affinchè diventi patrimonio comune e condiviso da tutto il Servizio Sanitario Nazionale. La Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale non è un semplice elenco di enunciati teorici, ma è l’ossatura dei diritti di cui il bambino e gli adolescenti sono depositari che, laddove vengono applicati, consentono al Servizio Sanitario Nazionale di rispondere in modo preciso e attento alle esigenze dei minori e delle loro famiglie. Nei quattordici principi che la costituiscono, la Carta dei Diritti dei bambini in Ospedale prevede infatti l’individuazione e la creazione di strutture e servizi adatti ai neonati, ai bambini e agli adolescenti come il rooming in (la presenza del neonato in camera con la mamma), la permanenza dei genitori accanto ai bambini, il ricovero in spazi dedicati all’età pediatrica, l’esistenza di spazi gioco, la possibilità di frequentare la scuola in ospedale e la formazione specifica del persone oltre alla presenza di figure di supporto.

Per primi gli Ospedali Pediatrici che ora fanno parte dell’AOPI ONLUS si sono impegnati a rispettare i quattordici diritti e a garantirli a tutti i minori che fruiscono delle prestazioni sanitarie erogate, senza alcuna distinzione e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di ogni opinione politica o altra del bambino o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza. Gli Ospedali firmatari della Carta, con il loro personale, assicurano il rispetto dei diritti contenuti nella Carta, mediante uno specifico processo di accreditamento che prevede la verifica del rispetto degli standard. Negli anni i quattordici diritti sono diventati punti di riferimento per gli operatori e gli utenti.

Da questa esperienza, gli Ospedali Pediatrici Italiani riuniti nell’AOPI ONLUS ora con forza chiedono che la Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale abbiano la più vasta applicazione, così da evitare che ancora tanti bambini in Italia debbano essere ricoverati in reparti non adatti alla loro età, senza il conforto della mamma e del papà e senza quegli spazi ludici e scolastici che permettano la sua crescita fisica e intellettuale anche negli ambienti ospedalieri.

Gli Ospedali Pediatrici che aderiscono all’AOPI ONLUS
– Azienda Ospedaliero Universitaria Anna Meyer di Firenze
Direttore generale: Paolo Morello Marchese
Presidente AOPI triennio 2006-2009
– Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ I.R.C.C.S. di Roma
Direttore generale: Francesco Silvano
– Istituto per l’infanzia Burlo Garofolo I.R.C.C.S. di Trieste
Direttore generale: Emilio Terpin
– Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti, Umberto I – G.M. Lancisi – G. Salesi di Ancona
Direttore generale: Carmine Di Bernardo
– Istituto Giannina Gaslini I.R.C.C.S. di Genova
Direttore generale: Antonio Infante
– Azienda Ospedaliera di Padova
Direttore generale: Adriano Cestrone
– Azienda Sanitaria Ospedaliera O.I.R.M. – S. Anna di Torino
Direttore generale: Gianluigi Boveri
– Azienda Ospedaliera Pediatrica Santobono Pausilipon di Napoli
Direttore generale: Nicola Mininni
– Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia
Direttore generale: Lucio Mastromatteo

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.